The Eternal Sapho

The Eternal Sapho
film perduto
Titolo originaleThe Eternal Sapho
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1916
Durata50 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generedrammatico
RegiaBertram Bracken
SoggettoAlphonse Daudet (romanzo Sapho)
SceneggiaturaMary Murillo
ProduttoreWilliam Fox
Casa di produzioneFox Film Corporation
FotografiaRial Schellinger
Interpreti e personaggi

The Eternal Sapho è un film muto del 1916 diretto da Bertram Bracken che aveva come interprete principale Theda Bara. Nel cast, James Cooley, Walter P. Lewis, Hattie Delaro, Einar Linden, Mary Martin, Kittens Reichert, George MacQuarrie. La sceneggiatura si basa sul romanzo Sapho di Alphonse Daudet pubblicato nel 1884.

Anche se usualmente il nome viene definito Sappho, i credit del film riportano quello di Sapho[1].

Trama

La modella Laura Gubbins diventa celebre per aver posato per uno scultore che l'ha ritratta come Saffo, la poetessa greca. Tra i suoi ammiratori, si distingue John Drummond che si sta rovinando per lei. Laura, quando incontra la figlia dell'uomo, sente però degli scrupoli e decide di rompere la relazione. Un altro dei suoi ammiratori sta per dichiararsi ma sente dei pettegolezzi sul passato di Laura che la additano - falsamente - come la responsabile dell'omicidio del padre. Laura, ormai sola, torna dallo scultore che l'ha resa famosa e che lei aveva amato. Ma scopre che l'uomo si è ucciso quando lei lo ha lasciato. In preda al rimorso, Laura impazzisce. Muore nello studio dove campeggia ancora la statua di Saffo: il suo corpo, dissolvendosi, pare integrarsi con quello dell'immagine di Saffo.

Produzione

Il film fu prodotto dalla Fox Film Corporation con il titolo di lavorazione A Modern Sapho[1].

Distribuzione

Il copyright del film, richiesto da William Fox, fu registrato il 7 maggio 1916 con il numero LP8242[1][2]. Distribuito dalla Fox Film Corporation, il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 7 (o 8[1]) maggio 1916.

Conservazione

Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che viene considerata presumibilmente perduta[2].

Note

  1. ^ a b c d AFI
  2. ^ a b Library of Congress

Bibliografia

  • (EN) The American Film Institute Catalog, Features Films 1911-1920, University of California Press, 1988 ISBN 0-520-06301-5

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