1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Proveniente dal sobborgo-ghetto di Zwide a Port Elizabeth, nell'odierno Capo Orientale[1]; notato a 12 anni in un torneo rugbistico provinciale a Mossel Bay gli fu offerta una borsa di studio alla Grey High School di Port Elizabeth, e a 16 anni entrò nelle giovanili dell'E.P. Elephants, cogliendo l'opportunità di rappresentare il Sudafrica a livello U-16 e U-18[1]; nel 2010 ricevette offerte sia da Free State (Bloemfontein) che da Western Province (Città del Capo), optando per quest'ultima[1].
L'anno dopo l'esordio in Currie Cup fu selezionato nella Nazionale U-20 che prese parte al mondiale giovanile 2011 in Italia[1] oltre a debuttare in Super Rugby con la franchigia degli Stormers collegata al Western Province[1].
A giugno 2013 debuttò per gli Springbok a Nelspruit contro la Scozia[2]. Presente per tutto il resto dell'anno, fu richiamato in Nazionale solo due anni più tardi, quando entrò a fare parte dei preselezionati alla Coppa del Mondo di rugby 2015 e, successivamente, nella rosa definitiva per la competizione[3], costituendo parte della più consistente pattuglia di colore mai selezionata per rappresentare il Sudafrica (nove elementi)[3]; alla fine della competizione si classificò al terzo posto.
A partire dal 2018 diviene il primo capitano nero nella storia del Sudafrica (Paese famoso per l’apartheid)[4] e da capitano alza al cielo per due edizioni consecutive (2019 e 2023) la Coppa del Mondo[5], eguagliando il record dell'ex capitano degli All Blacks Richie McCaw.
^abcde(EN) Jon Cardinelli, Kolisi’s living the dream, in SA Rugby Magazine, 13 luglio 2013. URL consultato il 10 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2015).
^(EN) Brenden Nel, Kolisi - a Green & Gold, father & son reunion, in Super Sport, 12 giugno 2013. URL consultato il 10 dicembre 2015 (archiviato il 10 dicembre 2015).
^ab(EN) Rugby: South Africa World Cup squad includes shock inclusion, in The New Zealand Herald, 29 agosto 2015. URL consultato il 10 dicembre 2015.
^ Silvia Morosi, Siya Kolisi, il primo capitano nero degli Springboks, su Corriere della Sera, 29 maggio 2018. URL consultato il 3 agosto 2021.
^Dal Sudafrica di Mandela alla coppa del Mondo di Kolisi: cosa è cambiato dopo 25 anni, su Metropolitan Magazine, 24 giugno 2020. URL consultato il 3 agosto 2021.
Bibliografia
Jeremy Daniel, Siya Kolisi: Against All Odds, Jonathan Ball Publishers, 2018, ISBN 978-1868428649