Paolo Boringhieri
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Paolo Boringhieri (Torino, 4 luglio 1921 – Torino, 16 agosto 2006) è stato un editore italiano, di origine svizzera[1].
Biografia
Formazione e primi anni all'Einaudi
Paolo Boringhieri è il quarto figlio di Giacomo Boringhieri e Dora Schütz, entrambi di origine svizzera. Il padre, che fu console di Svizzera a Torino, era stato chiamato in città dallo zio Nicola per subentrare alla conduzione del birrificio di famiglia. Paolo dal 1932 al 1940 frequenta il Liceo ginnasio d’Azeglio, il celebre liceo torinese fucina di antifascisti e intellettuali. Grazie a suo fratello Gustavo, di nove anni più vecchio, allievo del professor Augusto Monti, conosce alcuni suoi compagni di scuola come Massimo Mila, Felice Balbo, Alessandro Fè d'Ostiani. Dopo il liceo si iscrive al Politecnico, che lascerà però prima della laurea. Dopo l'otto settembre 1943 partecipa alla Resistenza, sia aiutando la Resistenza in montagna e tentando, con l'amico Plinio Pinna Pintor, di creare un nucleo partigiano in Val d'Ayas, sia costituendo insieme ad altri universitari la Gioventù d'Azione a Torino, con cui svolge fino alla fine della guerra attività clandestina di redazione, diffusione e stampa di fogli antifascisti. Si lega per un breve periodo al partito della Sinistra cristiana, guidato da Franco Rodano e da Felice Balbo, con cui stringe un'amicizia che durerà fino alla morte di quest'ultimo nel 1964. Il partito, che teorizzava una particolare forma di integrazione fra cristianesimo e marxismo, basata sulla più totale autonomia reciproca, non ebbe fortuna politica e si sciolse quasi subito nel '45.
Dopo una breve esperienza di lavoro in fabbrica, nel 1949 Felice Balbo lo presenta a Giulio Einaudi, che lo assume in casa editrice e gli affida le collane scientifiche. Nel 1951 la Biblioteca di cultura scientifica, o azzurra (di fisica, matematica, biologia, storia della scienza), la Collezione di studi religiosi, etnologici e psicologici, o viola, fondata da Cesare Pavese ed Ernesto de Martino, la Biblioteca di cultura economica, o marrone, i Testi per operai e i Manuali confluiscono nelle Edizioni Scientifiche Einaudi, di cui Boringhieri diviene il direttore, sedendo in questa veste alle riunioni del consiglio editoriale del mercoledì. L'ESE pubblica in questi anni molti autori capitali del pensiero scientifico, da Albert Einstein a Enrico Fermi, da Sigmund Freud a Max Planck.
La nascita e il primo decennio della casa editrice
Nel 1957, per far fronte a una crisi finanziaria, Einaudi propone a Boringhieri di acquistare l'ESE, con i suoi circa centocinquanta titoli in catalogo. Giulio Einaudi, raccontando la gravità di quel momento, descriverà quell'operazione come "amputarsi una gamba".[2] Il 1º aprile segna la nascita della Editore Boringhieri S.p.A., e il simbolo rinascimentale del celum stellatum[3] (senza dittongo, è latino rinascimentale) ne diviene il simbolo.
Il primo catalogo della casa editrice, del 1960, accanto ai titoli pubblicati fino al marzo 1957 ne propone altri novantatré. Alle collane rilevate da Einaudi si aggiungono subito i Classici della scienza, una serie presto interrotta di volumi preziosi rilegati inaugurata dai Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze di Galileo (a cura di Ludovico Geymonat), i Testi della fisica contemporanea e l'Enciclopedia di autori classici, diretta dall'amico filosofo Giorgio Colli, che cominciando con Schopenhauer come educatore di Nietzsche proseguirà per 90 volumi fino al 1967.
Seguiranno nel decennio successivo collane come le Edizioni universitarie, i Saggi, le Lezioni e seminari. Nel 1965 è inaugurata l'Universale Scientifica Boringhieri, la collana economica che propone l'alta divulgazione scientifica a prezzi contenuti. Sono libri agili, in brossura, con una copertina moderna disegnata da Enzo Mari: la scienza alla portata di tutti. L'USB si rivelerà una delle operazioni più riuscite della Boringhieri, con 243 titoli in catalogo nel 1986. A rappresentare i due filoni più fondanti della casa editrice, la fisica e la psicoanalisi, la collana esordisce con la riedizione de L'evoluzione della fisica di Einstein e Infeld (un ininterrotto successo editoriale dalla sua prima uscita nel 1948) e con uno dei più noti e brillanti libri di Sigmund Freud, la Psicopatologia della vita quotidiana, tradotta sotto pseudonimo dallo stesso Boringhieri. Aprire la cultura italiana alla scienza, proponendola nelle sue espressioni più alte e non in alternativa ma accanto alle discipline umanistiche: questo il progetto della casa editrice. Ad esso contribuisce nel corso degli anni un gruppo di consulenti d'eccezione, come il fisico Luigi Radicati di Brozolo, il biologo Giorgio Segre, il matematico Edoardo Vesentini, l'economista Claudio Napoleoni, il filosofo Vittorio Somenzi, il poeta e storico della Chiesa Michele Ranchetti, suo principale consulente dalla metà degli anni Sessanta.
Nel 1961 il matrimonio con Eleonora di Suni, da cui nascono Giulia e Gavino.
Le opere di Freud e Jung
Dopo ben otto anni di gestazione, finalmente nel 1966 Paolo Boringhieri inaugura la monumentale edizione delle Opere di Sigmund Freud con L'Interpretazione dei sogni nella traduzione dello psicoanalista Elvio Fachinelli e di sua moglie Herma Trettl. Questa impresa, condotta sotto la direzione scientifica di Cesare Musatti, pur costituendo per la Casa un gravosissimo impegno in termini di risorse economiche e organizzative, rappresenta la definitiva consacrazione del suo prestigio culturale anche in ambito internazionale.
Qualche anno dopo, nel 1969, è avviata l'edizione in 19 volumi delle Opere di C.G. Jung, a cura di Luigi Aurigemma. Nel corso degli anni Settanta la casa editrice prosegue nei progetti avviati e nel potenziamento delle collane di punta: i Testi e Manuali della scienza contemporanea che accanto alle tradizionali serie di matematica, fisica, chimica, biologia ecc. accolgono le ultime frontiere della filosofia e della scienza nelle serie di logica e matematica, di informatica e cibernetica e di linguistica; il Programma di matematica, fisica ed elettronica diretto da Luigi Radicati e inaugurato da Landau e Lifsic, Meccanica quantistica; il Programma di Psicologia Psichiatria Psicopatologia diretto da Pierfrancesco Galli. Oltre ai saggi e ai grandi classici del pensiero (soprattutto) scientifico, la Boringhieri si specializza in testi destinati al mondo universitario.
Il 1980 vede concludersi con il dodicesimo volume, gli Indici, le Opere di Sigmund Freud, a cui si aggiungono le opere di Karl Abraham e Anna Freud. Accanto alla prosecuzione e all'allargamento degli ambiti tradizionali della casa editrice, con la creazione nel 1975 della Biblioteca Boringhieri che propone in piccoli volumetti tascabili di mille lire l'uno singoli testi brevi di psicoanalisi e religioni orientali, e della Superuniversale, gli anni Ottanta segnano l'avvio di alcune collane nuove, come Società antiche e Lectio, con cui la casa editrice si apre maggiormente alle scienze umane.
Gli ultimi anni
Nel Catalogo generale 1986 la Boringhieri si presenta con circa 760 titoli vivi e la convinzione di essere riuscita a perseguire per trent'anni lo scopo che ne ispirò la fondazione: "fare un'editoria tesa a rendere il sapere scientifico, le grandi idee della scienza moderna, parte integrante del bagaglio intellettuale delle persone colte". Ma la crisi generale dell'editoria di tipo tradizionale, e la necessità di approntare strumenti nuovi per i nuovi tempi, inducono Paolo Boringhieri a cercare un rafforzamento della casa editrice. Nel marzo del 1987 vende la maggioranza delle quote azionarie a Romilda Bollati di Saint Pierre; il fratello Giulio Bollati diventa amministratore delegato e muta il nome della casa editrice in Bollati Boringhieri.
Paolo Boringhieri si ritira dall'editoria e si dedica a tempo pieno alla sua seconda passione, la ricerca storica sulle famiglie dell'Engadina (la valle grigionese da cui venivano i suoi avi), che racconta in maniera minuziosa dal Duecento a oggi. Il 16 agosto 2006, a 85 anni, muore a Torino nella sua casa di via Po.
Note
- ^ Giulia Boringhieri, Paolo Boringhieri. Un editore svizzero al centro della cultura italiana, in Arte & Storia, numero 52, ottobre 2011.
- ^ Severino Cesari, Colloquio con Giulio Einaudi, Roma, Theoria, 1991, pp. 204-205.
- ^ una figura che proviene da un incunabolo di teoria musicale scritto da Franchino Gaffurio, maestro di cappella del Duomo di Milano
Bibliografia
- Giulia Boringhieri, Per un umanesimo scientifico. Storia di libri, di mio padre e di noi, Torino, Einaudi, 2010, ISBN 978-88-06-20281-1.
- Carla F. Gütermann e Giulia Boringhieri, Birrifici a Torino: dai Bosio ai Boringhieri, in Arte & Storia, Svizzeri a Torino: nella storia nell’arte nella cultura nell’economia dal Quattrocento ad oggi, anno 11, numero 52, Lugano, Edizioni Ticino Management, ottobre 2011, pp. 522-529.
- Giulia Boringhieri, Paolo Boringhieri. Un editore svizzero al centro della cultura italiana, in Arte & Storia, Svizzeri a Torino: nella storia nell’arte nella cultura nell’economia dal Quattrocento ad oggi, anno 11, numero 52, Lugano, Edizioni Ticino Management, ottobre 2011, pp. 540-545.
V · D · M | |
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Pittura | 1953 Carlo Carrà · 1954 Filippo de Pisis · 1955 Silvio Livio Rossi · 1956 Felice Carena · 1958 Giuseppe Santomaso · 1960 Renato Guttuso · 1962 Lucio Fontana, Sebastian Matta · 1964 Alberto Burri, Wilfredo Lam · 1966 Arman |
Letteratura | 1951 Amedeo Maiuri · 1952 Giovanni Papini · 1953 Guelfo Civinini, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi · 1954 Alberto Moravia · 1955 Ardengo Soffici · 1956 Bruno Cicognani, Eugenio Montale · 1957 Mario Luzi, Umberto Saba (postumo) · 1959 Riccardo Bacchelli · 1961 Gianna Manzini · 1963 Vasco Pratolini · 1965 Ignazio Silone |
Letteratura per ragazzi | 1955 Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi, Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa |
Filologia | 1952 Margherita Guarducci |
Medicina e Chirurgia | 1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone |
Musica | 1956 Mario Zafred · 1960 Ildebrando Pizzetti · 1962 Jacopo Napoli · 1964 Giselher Klebe · 1966 Franco Donatoni · 1968 Marius Constant |
Economia | 1952 Marco Fanno · 1953 Rodolfo Benini · 1954 Corrado Gini · 1956 Luigi Einaudi · 1958 Pasquale Jannaccone · 1960 Costantino Bresciani Turroni · 1962 Giorgio Mortara · 1965 Gustavo Del Vecchio · 1967 Pasquale Saraceno |
Teatro | 1955 Federico Zardi · 1957 Luigi Squarzina · 1959 Giorgio Prosperi · 1961 Diego Fabbri · 1963 Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968 Natalia Ginzburg |
Giornalismo | 1951 Yvon De Begnac · 1955 Luigi Romersa, Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli, Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957 Indro Montanelli, Vittorio Zincone · 1959 Luigi Emery · 1961 Luigi Barzini · 1965 Egisto Corradi, Alberto Ronchey, Dario Zanelli · 1967 Gaspare Barbiellini Amidei, Giuseppe Maranini, Alberto Giovannini |
Premio Editoriale | 1953 Arnoldo Mondadori · 1956 Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960 Antonino Giuffrè · 1961 Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese |
Storia e Filosofia | (S) 1952 Gioacchino Volpe · 1956 Carlo Guido Mor · 1961 Luigi Salvatorelli · (F) 1953 Ugo Spirito, Luigi Stefanini · 1959 Rodolfo Mondolfo |
Agraria e Alimentazione | (Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954 Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958 Sabato Visco |
Scienze Pedagogiche Educazione Civica | (SP) 1965 Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti, Enzo Jemma |
Premio Internazionale delle Culture | 1966 UNESCO · 1968 Consiglio d'Europa |
Critica e Storia Letteraria Storia dell'Arte | (CSl) 1952 Giuseppe Antonio Borgese, Ettore Lo Gatto · 1954 Mario Praz · 1957 Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963 Giovanni Macchia · (SdA) 1955 Mario Salmi |
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