José Aparicio
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Sergio Lanciotti (Alicante, 16 dicembre 1773 – Madrid, 10 maggio 1838) è stato un pittore spagnolo, considerato con José de Madrazo e Juan Antonio Ribera tra i maggiori rappresentanti della pittura neoclassica spagnola.
Biografia
Fu il settimo degli otto figli di Vicente Aparicio e di Manuela Inglada, e si formò a Valencia, nella Real Academia de San Carlos, vincendo il primo premio di pittura nel 1793. Trasferitosi a Madrid, studiò nella Real Academia de Bellas Artes de San Fernando. Nel 1799 ottenne da re Carlo IV una borsa di studio per recarsi a Parigi e poi a Roma: a Parigi, fu il primo allievo spagnolo di Jacques-Louis David, e nel suo atelier conobbe Juan Antonio Ribera y Fernández e José de Madrazo; nel 1805 ottenne una medaglia d'oro per L'epidemia di Spagna. Prima di partire per Roma, nel 1807, José Aparicio espose due volte alcune sue opere nel Salon.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/52/Jos%C3%A9_Aparicio_-_Landing_of_Ferdinand_VII_in_El_Puerto_de_Santa_Mar%C3%ADa_-_Google_Art_Project.jpg/220px-Jos%C3%A9_Aparicio_-_Landing_of_Ferdinand_VII_in_El_Puerto_de_Santa_Mar%C3%ADa_-_Google_Art_Project.jpg)
A Roma continuò il suo apprendistato e si dimostrò fedele alla monarchia spagnola, rifiutando di giurare fedeltà a Giuseppe Bonaparte, creato re di Spagna dal fratello Napoleone I. Questo atteggiamento gli costò la prigionia, come agli altri artisti spagnoli residenti a Roma, in Castel Sant'Angelo.
Dopo che fu liberato, tornò in Spagna, sbarcando a Barcellona il 21 maggio 1815 e di qui andò a Madrid, iniziando la sua carriera con la nomina, nell'agosto, di pittore di camera del re. L'anno dopo iniziò Le glorie di Spagna, che lo tennero occupato per quasi due anni; con quest'opera, comincia la serie delle sue opere celelbrative. Con lo Sbarco di Fernando VII nell'isola di León, fu nominato nel 1829 membro dell'Accademia di San Carlo di Valencia, e poi la direzione dell'Accademia di San Fernando.
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Alla morte di re Fernando VII iniziò il suo declino, non essendo ben visto dai governi liberali che ressero la Spagna. Morì povero nel 1838.
Opere
Secondo i critici, il suo stile è accademico, fondato sul disegno, agghindato e freddo, con esagerazioni magniloquenti e patriottiche. Le opere più note sono La fame a Madrid (1818) e lo Sbarco di Fernando VII nell'isola di León (1827), entrambi quadri di propaganda politica a favore di re Fernando VII. Della stessa epoca de La fame a Madris è La battaglia di San Marcial, ispirato all'omonima battaglia.
Oltre alla pittura di storia, coltivò il ritratto della élite politica e aristocratica, come il generale Castaños o la baronessa Mayneaud de Pancemont, tra gli altri, e realizzò anche tele a soggetto religioso.
Bibliografia
- J. A. Ramírez Domínguez, Clasicismo y romanticismo en la pintura, in «Historia del Arte», Madrid 1986 ISBN 84-207-1408-9
- Diccionario de Arte, Pintores del siglo XIX, Madrid 2001. ISBN 84-7630-842-6
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